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Mindtrek in Bhutan

Aggiornamento: 23 mag 2023

Immersione nel Paese del Dragone Tuonante Con questo esclusivo Mindtrek, potremo apprezzare in profondità la storia, la natura e la spiritualità del più misterioso Paese asiatico, accompagnati da un antropologo specializzato in culture Himalayane. Il Bhutan rappresenta la meta ideale per il Mindtrek, dove troviamo le radici più intime delle nostre pratiche contemplative. I monaci stessi ci riveleranno le antiche tradizioni del Buddhismo tibetano, qui rimaste intatte attraverso i secoli. Vivremo il viaggio immersi in un ambiente montano che nell’inverno tropicale è caratterizzato per lo più da cieli limpidi e temperature di giorno mai troppo fredde. Come per ogni Mindtrek i ritmi saranno finalizzati a liberarci dallo stress accumulato nella vita ordinaria attraverso meditazione e cammino. Il programma

Giorno 1

meditazione trekking Bhutan viaggio buddismo mindfulness

Decollo da Delhi e arrivo all’aeroporto di Paro (2200m). Incontro con Guido Freddi, la nostra guida di Mindtrek. e check in nel comodo hotel con possibilità di bagno di pietre calde e massaggio. Nel pomeriggio visiteremo il magnifico Ripung Dzong.

Giorno 2

Visita del bellissimo museo nazionale all’interno di un’antica fortezza e del tempio di Thangthong un famoso santo-ingegnere del 14° secolo e particolare tempio Jangtsa Dumtseg Lhakhang, costruito nel 1421. Secondo la leggenda locale, fu costruito da Drubthob Thangtong Gyalpo per sottomettere un demone ctonio. Trasferimento verso la valle di Punakha. Dopo 1h30’ di strada faremo una sosta al passo Dochu-la (3100m) con spettacolari panorami sulla catena himalayana. Conclusione della giornata in hotel nei pressi del monastero di Chimi (1h).

Giorno 3 Visita del monastero di Chimi, sede dei discepoli del “pazzo divino”, un maestro tantrico famoso per le sue provocazioni e molto amato localmente. Visita della fortezza/monastero di Punakha. Mindtrek nella foresta intorno allo stupa di Khamsung.

Giorno 4 Valle di Phobjikha, dove svernano le famose gru dal collo nero e visita del monastero di Gangtey.

Giorno 5

Continuiamo il viaggio fino a Trongsa dove visiteremo il mangifico Dzong. La sera arriveremo a Jakhar, nel Bumthang, dove passeremo il capodanno in un comodo lodge. ———— La regione del Bumthang, poco frequentata dal turismo ma servita da lodges di qualità, è il cuore geografico e spirituale del Bhutan. Qui il Buddhismo è stato praticato ininterrottamente dall’ottavo secolo, quando il santo indiano Padmasambhava visse nella regione compiendo innumerevoli miracoli e nascondendo molti tesori per le generazioni future, tesori che gradualmente vengono ancor oggi ritrovati da santi “specialisti”, i tertön.

Giorno 6 Circumambulazioni intorno al grande complesso monastico di Kurje, fondato nell’VIII° secolo da Padmasambhava. Qui il santo fece miracoli, nascose tesori, alcuni ritrovati e lasciò l’impronta del suo corpo nella roccia. Visita del monastero. Mindtrek fino al monastero Jampa, fondato sempre nell’ottavo secolo dal potentissimo re tibetano Trisong Detsen. Dopo la visita continuiamo il mindtrek fino al monastero di Pema Sambhava, seminascosto nella foresta.

Giorno 7-8

Visita al laghetto sacro Pema tsho, dove il più importante tertön Bhutanese, Pema Lingpa, trovò miracolosamente alcuni testi scritti nell’ VIII° secolo da Padmasambhava nella lingua delle dakini. A seguire faremo un Mindtrek fino al monastero di Kunzangdrak, dedicato proprio a Pema Lingpa. Risalita della remota valle di Tang fino all’antico monastero di Ogyen Choling.

Giorno 9

Rientro in aereo a Paro: volo di 30' tra le maestose montagne Himalayane. Visita dell’immancabile “Tiger Den”, il monastero di Taktsang sospeso in una falesia a piombo sulla giungla. Si tratta di luogo importante di pellegrinaggio, dove Padmasambhava ha dominato un potente demone locale cavalcando la sua compagna trasformatasi in tigre.

La sera bagno di pietre calde e massaggio.

Giorno 10 Volo di rientro a Delhi Bhutan, il regno vajrayana Il Paese della Felicità Interna Lorda Arroccato tra le alte valli Himalayane e schiacciato tra due giganti come India e Cina, il Bhutan (monarchia costituzionale multipartitica), grande quasi come la Svizzera, conta circa 770.000 abitanti.


Conscio dei disastri causati dalle idee di “sviluppo” del secolo scorso, ha fatto della sostenibilità sociale ed ambientale la propria bandiera, al punto da aver sottoposto alle Nazioni Unite il proprio progetto di sviluppo, basato non sul Prodotto Interno Lordo ma sulla Felicità Interna


Lorda. Inaspettatamente questa idea avveniristica è stata pienamente approvata dall’ONU e sta garantendo a questo minuscolo Paese una “apertura auto-controllata” al resto del mondo, assicurando ai propri cittadini una qualità di vita decisamente più elevata rispetto a tutti i Paesi analoghi in termini di PIL pro capite. Il Bhutan è così riuscito a mantenere vive le proprie tradizioni tutte incentrate intorno al Buddhismo vajrayana, introdotto nell’ottavo secolo e da allora mai abbandonato. Nel contempo il Bhutan ha sviluppato una rete di Parchi Naturali e corridoi ambientali che coprono il 60% del terr


itorio e che è ancora in espansione, preservando l’incredibile varietà ambientale, dai tropici ai ghiacciai. La caccia in questo Paese Buddhista non è praticata, rendendo relativamente facile la convivenza delle specie selvatiche con l’uomo. Il clima, malgrado la latitudine tropicale, è alpino e risente fortemente dei monsoni, diventando particolarmente umido nei mesi estivi. Durante il resto dell’anno ci sono piogge più o meno frequenti soprattutto la sera. In inverno le piogge sono relativamente scarse, l’aria è più asciutta e cielo è di un profondo e intenso blu.

mindtrek.guido@gmail.com // +39 34 77 99 89 79

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