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Il Cuore della Grande Perfezione - Recensione libro

Aggiornamento: 23 mag 2023


Il Cuore della Grande Perfezione è la prima raccolta in italiano degli insegnamenti del grande mistico tibetano Düdjom Lingpa ed è composto da quattro “tesori di saggezza” (terma).

Questi testi minuziosamente tradotti dal tibetano da B. Alan Wallace, per anni interprete personale del Dalai Lama e di altri maestri del Buddhismo Vajrayana, sono oggi disponibili grazie allo sforzo di traduzione in italiano di Claudio Li Calzi.

I vari “tesori di saggezza” contenuti in questo libro riportano fedelmente le istruzioni necessarie ad ottenere l’illuminazione in una sola vita, secondo la tradizione della Grande Perfezione (Dzogchen) della scuola degli antichi (nyingmapa).

L’eccellente introduzione di Wallace (che costituisce in se un'avvincente lettura) inquadra il resto del libro nel contesto della incredibile vita di Düdjom Lingpa e del mondo culturale e religioso del Tibet della fine del XIX secolo.


Quel che colpisce di più il lettore è come dei testi mistici “sognati” da uno yogin che viveva nel Tibet più remoto riportino pratiche ed indicazioni di fatto implementabili da noi, nella nostra caotica modernità. Non a caso oggi molti dei Lama sfuggiti alla terribile repressione Cinese reputano che alcuni testi dzogchen del Buddhismo tibetano contengano insegnamenti particolarmente adatti al XXI° secolo.


Se da un lato questo libro sembra rivolgersi a lettori già avvezzi con il pensiero filosofico e la psicologia del Buddhismo tibetano, la poeticità, la profondità e persino l’ironia di Düdjom Lingpa li rendono adatti a chiunque cerchi di restituire un senso al caos, a chiunque si senta attratto e affascinato dal misterioso “Shangri-la”, a chiunque voglia anche solo aprire delle pagine a caso, trovando di volta in volta frasi potenti, sorprendenti che non possono che portare ricchezza nella propria vita.


Non ci sono parole per definire quanto sublimi siano i vari tesori che questo primo volume contiene. Ad ogni lettura la stessa frase dischiude nuovi segreti rimasti sepolti nella psiche di ognuno di noi.


Senza bisogno di credere nella reincarnazione, senza bisogno di essere buddhisti, la saggezza che trasuda da ogni frase arricchirà le menti di chi ama aprirsi all’ignoto per ritrovare se stesso.


Non posso che mandare un sentito ringraziamento a Claudio Li Calzi e all’editore EIFIS, e un profondo “tugicè” a Lama Alan Wallace per aver vinto la coraggiosa sfida di pubblicare un autore apparentemente così lontano da noi ma di fatto così profondamente conoscitore della nostra psiche e delle nostre nevrosi. [guido freddi]

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